La seduzione dell'antico : Da Picasso a Duchamp, da De Chirico a Pistoletto

MOSTRE

    La mostra allestita al Museo d'Arte della città di Ravenna (sino al 26 giugno 2016), ripercorrendo la storia del secolo scorso con uno sguardo diverso, mira a documentare artisti e vicende che testimoniano l'attenzione all' “antico” non solo degli artisti che non shanno parteipato alle trasgressioni delle avanguardie, ma anche di molti che senza rinnegare le tendenze innovative, hanno attinto, in modi diversi, alla memoria storica. Una memoria ripresa talora come restituzione moderna di modelli dell'antico, magari fino all'esplicita citazione; oppure in forma evocativa, o ancora, come pretesto per una rilettura inedita o uno sguardo disincantato rivolto a opere e figure mitizzate del passato, per contestualizzarle in una contemporaneità all'apparenza quanto più lontana dalla tradizione. Fino alle operazioni più disincantate e dissacratorie condotte da alcuni artisti. Da protagonisti come De Chirico, Morandi, Carrà, Martini, Casorati, al periodo cruciale del 'ritorno all'ordine' fra le due guerre, col 'Novecento' di Margherita Sarfatti e la figura dominante diSironi, fino al cosiddetto 'Realismo magico', ma anche alle versioni diversissime del 'neobarocco', da Scipione a Fontana a Leoncillo; figure come Guttuso e Clerici, quindi la stagione della Pop Art, conSchifano, Festa, Angeli, Ceroli, e quindi, nel pieno dell'Arte Povera, Paolini e Pistoletto. E ancora, da Salvo ad Ontani, daMariani a Paladino. Con una presenza rilevante di stranieri, qualiDuchamp, Man Ray, Picasso, Klein. Tanto per citare solo pochi nomi. La mostra, divisa in sette sezione, è curata da Claudio Spadoni, Antonio Paolucci, Elena Pontiggia, Marco Bazzocchi ed è realizzata grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna.

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