Vicenza : scoperta della città del Palladio

8 APR        Vicenza : scoperta della città del Palladio

La città berica è stata definita con una singolare varietà d’aggettivi ed epiteti affettuosi (“città d’oro”, “palladiana”, “bella”, ”cara”, “suggestiva”, “regina”, “amica della giovinezza”; il suo centro storico “un artistico museo vivente”). Traccia profonda vi ha lasciato l’origine romana, soprattutto sull’assetto urbanistico. Ma la sintesi, il momento unificante e caratteristico del suo aspetto architettonico, si è verificato nel Cinquecento e porta una sola firma: quella di Andrea Palladio. Dal secolo XVI in poi, Vicenza è chiamata “la città del Palladio”, non perché il sommo architetto vi sia nato, ma perché egli vi ha lasciato opere stupende e innovatrici, vi ha stampato l’orma poderosa del suo genio. Per opera del Palladio, e dei suoi discepoli e continuatori, tra cui spicca lo Scamozzi, Vicenza è diventata una perla unica, una delle più belle città d’Italia e del mondo: molti edifici - di classica bellezza e di linee purissime - rimandano il pensiero alle vie famose di Atene e di Roma del passato. Nel 1994, la Città del Palladio è stata inserita nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, con questa motivazione: “Vicenza è una realizzazione artistica eccezionale, in considerazione dei numerosi contributi architettonici di Andrea Palladio integrati in un tessuto storico al quale conferiscono il suo carattere d’insieme. Per la sua architettura, la città ha esercitato una forte influenza sull’architettura e le regole d’urbanesimo nella maggioranza dei paesi europei e nel mondo intero”.

 

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